Dolcetto di Dogliani DOC

La storia di Dogliani è la storia del suo vino: pare confermarlo anche l’etimologia. Per alcuni, infatti, il nome deriverebbe da Dolium Jani (coppa di Giano).
Secondo la leggenda, il dio dei passaggi e dei confini Giano si recò sulle colline di Dogliani per assaggiarne il vino e ne rimase piacevolmente colpito.
Sarebbe questa la ragione per cui lo stemma del Comune raffigura un leone che regge una doglia, una sorta di caraffa da vino.
Secondo altri, l’origine esatta sarebbe Dolium Januae, ovvero coppa di Genova, in ragione del commercio di vino che i produttori langaroli avevano con la città ligure. A contatto con i sensi, il Dolcetto di Dogliani fa emergere i suoi caratteri gioviali e fragranti: un colore rubino e violetto che infiamma i calici, un profumo deciso di frutti maturi, soprattutto ciliegia marasca e prugna, un sapore secco a dispetto del nome. La tipologia “Superiore” si è evoluta in Denominazione autonoma.